Quanto accaduto davanti alle coste calabresi è l’ennesima tragedia annunciata che pesa sulle coscienze di tutti coloro che considerano i processi di migrazione uno sgradevole fenomeno da arginare con norme che ostacolino sempre di più le operazioni di salvataggio delle ong. I viaggi della speranza di intere famiglie formate da adulti e bambini sono, come tutti sappiamo, l’effetto collaterale di situazioni terribili nei Paesi di provenienza che impediscono una vita in cui i diritti umani fondamentali siano rispettati.
Paesi come Libia, Siria, Iraq, Afghanistan, Eritrea, Somalia, Congo, Repubblica Centrafricana, e l’elenco potrebbe continuare a lungo, sono stati devastati da guerre efferate, in cui i cosiddetti Paesi Occidentali hanno avuto un ruolo determinante, finendo per destabilizzare totalmente paesi già in equilibrio precario. Le guerre per il petrolio e le altre fonti energetiche, per le terre rare e i metalli industriali hanno costretto centinaia di migliaia di persone a migrare in cerca di una possibilità di vita decente ed ora ne vediamo i risultati. Ci commoviamo alla vista dei corpi delle vittime, specialmente se si tratta di bambini, ma non facciamo nulla di concreto per evitare che tali fatti si ripetano.
I nostri politici e quelli ella UE parlano di viaggi da bloccare all’origine, incolpano esclusivamente i trafficanti di esseri umani, come se all’origine del fenomeno non ci fossero condizioni di vita impossibili, ma si guardano bene dal prendere decisioni che possano in qualche modo intaccare la loro immagine di duri o dal mostrare una solidarietà più che di facciata. L’Europa dimostra ancora una volta di essere solo una parola vuota di significato, un’espressione geografica e politica in cui le uniche cose che contano veramente sono solo la finanza e i mercati, in cui le persone, gli esseri umani e i loro diritti hanno poco spazio. Per lo meno andrebbe evitato lo spettacolo indecoroso delle solite lacrime di coccodrillo che vanno bene fino alla prossima tragedia o al prossimo corpo di bambino trovato su una spiaggia. Continueremo purtroppo a registrare nuove tragedie ma almeno saremo liberi da questa ipocrisia che, come un’atmosfera irrespirabile, incombe su tutti noi.
Fondazione Un Raggio di Luce Ets Onlus
Il Presidente Paolo Carrara
Centro Don Lorenzo Milani - Pistoia
Il Referente Mauro Matteucci
Casa della Solidarietà Onlus - Quarrata
La Presidente Patrizia Carradori