Padre Andjelidou, parroco in Repubblica Centroafricana, è una delle persone che lavora per il reinserimento dei bambini soldato coinvolti negli scontri che il Paese sta vivendo dal 2013. Circa 12.500 di loro sarebbero stati arruolati forzatamente dai due principali gruppi armati che combattono in Repubblica Centrafricana. I miliziani "terrorizzano e reclutano con violenza sistematica" i bambini, racconta il sacerdote indignato. In molti casi "li costringono a unirsi a loro minacciandoli di sparargli se non lo fanno". Peggio ancora, i miliziani non esitano a "istigare in loro un desiderio di vendetta uccidendo i loro genitori proprio davanti ai loro occhi". A queste dichiarazioni si è unita anche Suor Elvira Tutolo, suora italiana impegnata anima e corpo per aiutare gli ex bambini soldato, che denuncia anche la selvaggia irreggimentazione di questi bambini che spesso vengono drogati.

L’istruzione come priorità

L‘unica soluzione per prevenire e reintegrare queste giovani vittime, secondo padre Andjelidou, è di rendere l‘educazione una priorità. "Non ci sono buone scuole", ha detto, "i bambini non trovano altro da fare se non arruolarsi nelle forze armate". Il sacerdote centro-africano ha aperto un centro di accoglienza nella sua parrocchia e si prende cura di una ventina di ex bambini soldato. Grazie ai kit scolastici a loro disposizione, dà loro lezioni per permettergli di avere una parvenza di vita normale. Il suo obiettivo è di far capire loro "che occupano un posto nella società". Anche Suor Elvira si concentra sull‘educazione e sull’insegnare a questi ragazzi un mestiere attraverso la sua Fraternità Kizito. Vuole assicurare un futuro ai bambini traumatizzati dalla guerra. Con questo obiettivo, oltre a coinvolgerli in attività culturali, Elvira ha affidato ad ogni bambino “salvato” un appezzamento di terra.

Alle intenzioni di suor Elvira e padre Andjelidou  si unisce lo stesso papa Francesco. Sul suo account Twitter, il 12 febbraio 2018, Giornata Internazionale dei Bambini Soldato (World Day of Child Soldiers), il pontefice ha espresso il suo "profondo dolore per tanti bambini strappati alle loro famiglie per essere usati come soldati".

Fonte: Aleteia - En Centrafrique, le fléau des enfants soldats