Sabato 27 gennaio vicino al Centro di Formazione Agricola di Kizito, nel villaggio di Wotoro, è scoppiato un incendio provocato per sbaglio da due ragazzi e una ragazza che hanno acceso imprudentemente un fuoco per stanare dei piccoli animali. A causa della siccità del periodo e del forte vento caldo, il piccolo incendio è diventato in breve tempo un rogo potente e incontrollabile che è riuscito a bruciare quasi completamente la piantagione di palme da olio della Fraternità Kizito di suor Elvira Tutolo.

La piantagione era composta da circa 1.500 piante ed esisteva dal 2008. In questi 10 anni è stata sempre manutenuta e curata in attesa che finalmente le palme potessero produrre a pieno l‘olio. Quest’anno a febbraio ci sarebbe stata la prima raccolta: una grande gioia dopo una lunga attesa e tanto lavoro. Tuttavia l‘incendio ha distrutto le piante e anche le aspettative e la speranza di tutti coloro che per anni hanno lavorato sulla piantagione. In Repubblica Centroafricana non ci sono assicurazioni o fondi per rimborsare danni di questo tipo. Non esiste alcun tipo di risarcimento.

“Ho sofferto una settimana intera. Non avevo il coraggio di raccontare a nessuno quanto successo. Ho dovuto prima riprendere fiato... Ci vuole tanta forza per non mollare questo Paese. Qui a Wotoro siamo tutti scioccati, anche i ragazzi che per sbaglio hannoo accesso il fuoco, non si sarebbero mai immaginati tali conseguenze…

I responsabili del Ministero dell’Acqua e delle Foreste sono venuti subito a constatare i danni e stanno preparando il rapporto da inviare al Ministero a Bangui, la capitale. Sono state informate le autorità e il padre dei responsabili ha riconosciuto i fatti accaduti. Gli altri ragazzi Kizito, che avevano appena finito di ripulire tutta la piantagione di palme, si sono arrabbiati molto. Non è  stato facile calmarli...” ci racconta suor Elvira.

Malgrado la rabbia e il dolore i ragazzi di Kizito non si sono dati per vinti: si sono cosparsi il viso di cenere e si sono subito rimessi al lavoro. Con i consigli e l’aiuto di un agronomo hanno tagliato e ripulito i mozziconi di piante rimaste in modo che in pochi anni possano nuovamente dare frutti. Un‘ulteriore prova che con coraggio suor Elvira e i suoi ragazzi stanno affrontanto in un Paese completamente rovinato da anni di guerra, violenze, povertà e sfruttamento. Noi, come sempre, siamo al loro fianco.